Il derby Salernitana-Benevento ha messo a confronto anche due società che hanno determinato il “valore economico” tra i più alti della Lega Pro girone C. Il “valore economico” delle singole società risulta essere diviso come segue: Salernitana (3,1 mln euro), Lecce (3,1), Reggina (2,1), Messina (1,7), Catanzaro (1,3), Cosenza (1,1), Casertana (1,0), Benevento (0,9), Barletta (0,6), Matera (0,6), Juve Stabia (0,6), Savoia (0,4), Ischia (0,3), Martina (0,3), Paganese (0,3), Vigor Lamezia (0,3), Aversa (0,2), Lupa Roma (0,2), Melfi (0,2). Il calcolo del “valore economico” è stato determinato, applicando al valore dei ricavi dei club, alla data di Aprile 14, un moltiplicatore proporzionale a centesimi di ricavo. Per migliorare il “valore economico” della Società di calcio, bisogna attivare un maggior coinvolgimento dei tifosi, nella vita societaria della propria squadra del cuore. In tempo di calcio austerity, le Società di calcio, non possono prescindere dalla “funzione di ricavo” legata ai tifosi ed ai ricavi dai diritti Tv. Allo stato i club di calcio si presentano sul mercato, come “soggetti suigeneris” rispetto al “prodotto commercializzato”, ed ai “fattori della produzione” utilizzati.
Il “prodotto” spettacolo, ed i “calciatori” fattori della produzione, rendono i club di calcio oggetto di osservazione per i classici “stakeholder”, per il mercato, per i tifosi, e per le aziende sponsor. In tale situazione, per migliorare la valutazione del brand societario, con relativo aumento per il club dei propri ricavi commerciali, bisogna attivare una politica di fidelizzazione dei propri tifosi. In tema di fidelizzazione dei tifosi, anche grazie al sistema di “customer relationship managament” (CRM), le società di calcio possono ampliare le proprie capacità attrattiva, sia nei confronti dei propri supporters e sia verso gli sponsor, determinando la soluzione ideale per gestire l’intera sfera relazionale, che si identifica verso la propria squadra del cuore. Tifosi “aziendalisti” e “tifosi ultras” risultano avere due modi differenti di “amare” la propria squadra del cuore. Il tifoso “aziendalista”, partecipa agli eventi agonistici e parimenti s’interessa anche degli aspetti societari del proprio club, il tifoso “ultras” preferisce invece, godersi e motivare il risultato agonistico rispetto a quello aziendale. In ossequi a tale principio, i tifosi in “termini aziendali” diventano “protagonisti principali” delle strategie di marketing e merchandising dei club di riferimento. Salernitana, tifosi sempre più fidelizzati verso la propria squadra del cuore!
Antonio Sanges – Dottore Commercialista
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