“Eppure, in Sardegna, di fronte alla vincitrice delle primarie, Francesca Barracciu, indagata per peculato nell’inchiesta sui fondi dei gruppi consiliari, Renzi è stato autoritario nel chiederle un passo indietro. Evidentemente per il Pd un avviso di garanzia è più grave di una condanna in primo grado per abuso d’ufficio. Così come sembra irrilevante che due Tar diversi di diverse regioni, Campania e Trentino Alto Adige, abbiano espresso valutazioni contrastanti sulla fondatezza della domanda di legittimità costituzionale della Severino. Il M5S – continua la nota –non si accontenta della risposta del sottosegretario all’Interno, Domenico Manzione, perché è stanco di competere con De Luca solo sul piano giuridico-legale. Siamo pronti a continuare la nostra battaglia politica all’interno del Parlamento e sul territorio”.