“Chi aveva l’impressione che l’azione dell’attuale giunta Caldoro sulla Sanità campana si limitasse alle semplici bugie elettorali (nelle quali si è millantato il primo posto al Sud, ed il terzo in Italia, sui miglioramenti dei Livelli Essenziali di Assistenza), dovrà purtroppo ricredersi. Nell’ambito della pianificazione economia della sanità regionale, il presidente ha deciso di spostare 27 milioni di euro dall’ASL Caserta all’ASL Napoli 1, per coprirne i debiti”. Cosi’ in una nota Antonella Pepe, segretario regionale dei Giovani Democratici Campania.
“L’utilizzo di fondi raccolti con dagli attivi provenienti dai comuni degli Ambiti Sociali, insieme ai risparmi di gestione dell’Azienda Sanitaria Locale di Terra di Lavoro, crea un doppio disagio: non risolvendo a pieno, né migliorando, la qualità del servizio dell’ASL di Napoli, sottrae fondi che vanno erogati ai presidi sanitari casertani, i quali presidi riabilitativi saranno quindi coperti soltanto fino ad ottobre”, aggiunge.
“Al di là delle semplici questioni di tipo territoriale, la domanda resta la stessa: quanto virtuosa può essere, a livello puramente gestionale, la Sanità campana, se si arriva a sottrarre fondi necessari da un territorio in favore dell’altro? E’ presto detto: dalle città del Casertano, perlomeno quelle principalmente colpite da queste carenze che vi saranno, molti dei principali Comuni sono gestiti da giunte e sindaci dello stesso schieramento politico del governatore”, spiega.
“Siamo pronti a scommettere, nella speranza di perdere la scommessa stessa, che nessuno si farà sentire per denunciare l’azione. Con Caldoro che crederà di poter indossare la maschera del “risanatore” della Sanità, e l’utente, il cittadino campano, che chino dovrà subire ancora i risultati di queste iniziative che profumano di elezioni”, conclude l’esponente dei Gd.
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