Prima delle Primarie De Luca era avanti a Caldoro nei sondaggi. Nell’intervista Paolo Russo chiede a De Luca se la “questione legge Severino” lo stia danneggiando.
Lui replica così: «Sinceramente no. Se n’è parlato per tutti i mesi delle primarie, e la gente ha espresso un orientamento chiaro e consapevole. C’è stata persino un’onda di solidarietà, rispetto ad una “condanna” per “reato linguistico”. Ricordo sempre a quelli che fanno fatica a partire dai fatti che la mia “condanna” consiste nell’aver usato, otto anni fa, l’espressione “project manager” anziché “coordinatore” di un gruppo di lavoro.
Non solo non ho imbarazzo ma mi aspetto che su una vicenda di tale assurdità, si accendano ancora di più i riflettori nazionali. Per il resto,la penso come Cantone: la Severino va difesa, ma richiede alcune correzioni». De Luca annuncia iniziative con l’arrivo da Roma dei Ministri a sostegno della sua campagna elettorale: «Nei prossimi giorni metteremo in campo iniziative importanti con la partecipazione di esponenti autorevoli del Governo, da Maria Elena Boschi a Delrio e a Franceschini,in attesa di definire un impegno diretto di Renzi».
Per il candidato governatore della Campania De Luca la sinistra sarà decisiva: “Sel ha una grande responsabilità. Può decidere, con le sue scelte, il destino della seconda regione d’Italia”. “Mi rifiuto di pensare che Sel possa sottrarsi al dovere di unire le forze per realizzare una svolta di civiltà politica, di concretezza amministrativa e di legalità, in una terra ancora soffocata da mille emergenze e dai poteri criminali”, dice De Luca.
“D’altra parte, sui temi programmatici più vicini alla sensibilità di Sel (lavoro, ambiente, politiche sociali), io sono espressione di un’esperienza amministrativa di avanguardia. Siamo pronti a recepire ulteriori contributi. Il dialogo rimarrà sempre aperto”. Alle elezioni “ci sarà da conquistare i voti ad uno ad uno”, osserva De Luca. “Peseranno le liste di programma che accompagnano il candidato; peserà il voto moderato; peserà il voto di opinione che in una realtà come Napoli è fortemente presente, insieme ad aree di voto di scambio”.