Lo studio rivela come il trattamento a lungo termine con la molecola ticagrelor permetta di ridurre del 16% il rischio di morte cardiovascolare, di un secondo infarto o ictus nelle persone con una precedente storia di infarto.
Si tratta di risultati molto promettenti, rilevano i ricercatori, considerando che oggi, nei 3 anni successivi a un attacco cardiaco, 1 paziente su 5 subisce un ulteriore infarto, ictus o morte cardiovascolare.
Lo studio, spiegano gli esperti, ha avuto l’obiettivo di verificare l’effetto che l’aggiunta della molecola in compresse associato all’aspirina a basso dosaggio ha nel ridurre il rischio di morte cardiovascolare in pazienti over 50 che hanno subito un infarto e hanno un ulteriore fattore di rischio cardiovascolare.