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Sanità: sindaco Agropoli, Regione fa gioco delle tre carte

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“Caldoro, Squillante & C. sono fuori tempo massimo sull’Ospedale di Agropoli. Non aspetteremo certamente che sia la loro “bontà” a riaprire il Pronto Soccorso. In fondo, non possiamo attenderci nulla di rassicurante da chi ha voluto scientificamente e cinicamente chiudere una struttura sanitaria fondamentale per migliaia di cittadini.

Adesso, a due mesi dalle elezioni regionali, nel nome di un risanato bilancio della sanità campana con il sacrificio del solo Ospedale di Agropoli, si presenta la nuova rete ospedaliera, si ipotizzano tavoli tecnici e confronti con i territori.

Lo chiedevamo anche noi due anni fa, ma abbiamo sempre trovato porte sbarrate e persone sorde. Ora nessuno crede più a promesse fumose e ad improbabili difensori dell’ultima ora”. Così il sindaco di Agropoli Franco Alfieri, commenta il nuovo piano di riordino ospedaliero presentato dal presidente della Regione Campania Stefano Caldoro.

“E’ un po’ come il gioco delle tre carte: prima lo fanno scomparire, poi magicamente lo fanno riapparire, ma la triste realtà è che l’Ospedale di Agropoli è ancora chiuso, che un intero territorio continua ad essere ferito da una scelta puramente politica del centrodestra di Caldoro.

Lo testimonia il piano di riordino della rete ospedaliera presentato dal Presidente della Regione Campania, dove per l’ennesima volta soltanto Agropoli ne è rimasto fuori. Solo cambiando questa classe politica, esempio di totale incapacità ed immobilismo, si potrà rimediare concretamente a questo torto. E per loro davvero il tempo sarà scaduto, la clessidra è ormai quasi vuota”, conclude.

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