In provincia di Salerno il 53,7% dei pensionati vive con pensioni al di sotto dei 500 euro e più dell’80% è al di sotto della soglia di povertà, cioè con meno di 1000 euro al mese. Nel dettaglio, se la passa davvero male chi vive con la pensione dell’Inps. Il 62,2% della popolazione della provincia, infatti, vive con meno di 500 euro, mentre solo il 31,1% arriva a 1000 euro. Pochi invece i fortunati che raggiungono 1500 euro (4,2%), 2000 euro (1,6%) o superano i 2000 euro (1%). Meglio sta, invece, chi riceve la pensione Inpdap. Il 4,1% non supera i 500 euro, mentre il 18,2% vive con poco più di 1000 euro. Il 31%, invece, oscilla tra i 1000 e 1500 euro e il 22,2 % tocca quota 2000 euro. Superano i 4 milioni del vecchio conio il 24,5%.
Questione simile anche per chi è residente nella città capoluogo di provincia. Il 38,3% dei pensionati non supera i 500 euro di pensione mensili, mentre il 26% non raggiunge i 1000 euro. Non supera la soglia del 14% chi vive con un massimo di 1500 euro, mentre si attesta sul 10% il dato di chi tocca quota 2000 euro. Solo l’11,6% supera questa soglia. Comune per comune la situazione non è differente. In media il 75% non raggiunte la quota dei 1000 euro, mentre il 55% quella dei 500 euro. Percentuali che aumentano nelle aree interne dei vari comprensori, dove la crisi morde ancora di più.
“Aumentare il reddito dei pensionati significa incentivare i consumi e, di conseguenza, dare impulso all’intera economia nazionale”, ha spiegato Loreno Coli, segretario nazionale della Fnp. “Ormai il fenomeno della “nuda proprietà” non è più sporadico. Tanti sono gli anziani che fittano i propri appartamenti o li cedono già in vita per poter arrivare a fine mese. Per questo ci impegneremo attraverso una raccolta di firme su tutto il territorio nazionale. A questo Governo bisogna far capire che così non si va da nessuna parte”.