Il nuovo disciplinare sancisce le modalità e i criteri per l’assegnazione e l’uso dei telefoni cellulari ad amministratori e dipendenti. In particolare individua chiaramente le figure di Vertice politico ed amministrativo a cui potranno essere assegnate le schede telefoniche aperte (cioè con la possibilità di effettuare telefonate verso numeri di rete fissa e mobile, a carico dell’Ente), quelle a cui potranno essere attribuite le schede incluse nella Rete Aziendale Mobile (abilitate ad effettuare solo chiamate ai numeri inclusi nella rete), nonché quelle che potranno aderire, a proprie spese, al piano tariffario adottato dall’Ente.
Tale piano tariffario scaturisce dal contratto recentemente sottoscritto con la Wind, che prevede un abbonamento a prezzo fisso (Flat) che consente di telefonare 24 ore su 24 senza costi aggiuntivi. L’abbonamento Flat è più conveniente per il Comune rispetto al precedente canone a consumo, perché quest’ultimo calcola la tariffa sull’effettivo utilizzo del servizio e genera quindi bollette molto elevate.
Per quanto riguarda i costi a carico degli utilizzatori, chi usufruirà delle schede aperte e chi usufruirà delle RAM comparteciperà alla spesa per il 50%, il restante personale pagherà il consumo al 100%.
L’adozione del regolamento permetterà di evitare in futuro le criticità emerse nei mesi scorsi, che sono state definitivamente superate con l’individuazione di ex dipendenti ed ex amministratori, che non avevano più i requisiti per l’assegnazione delle apparecchiature, per i quali si è proceduto alla sospensione del servizio, nonché all’attivazione delle procedure di recupero a loro carico.
Si sta inoltre valutando la fattibilità di stipulare una convenzione aggiuntiva per consentire ai dipendenti l’acquisto di telefoni a convenzione agevolata.
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