Episodio grottesco che in queste ore sta attraversando l’intera comunità di un paese dell’hinterland napoletano. Il paese è piccolo (circa 4.500 abitanti), la gente mormora. Se poi, oltre al ‘verbale’, c’è anche lo ‘scritto’, la situazione si complica. Parliamo di Piazzolla di Nola: da qualche giorno, una mano ignota ha sparso in piazza migliaia di volantini in cui racconta “peste” e soprattutto “corna” di compaesani e compaesane. Insomma, tutte le storie di tradimenti con nomi e cognomi e anche soprannomi come si usa fare in piccole comunità.
Sarebbe stata una signora – dicono – a spargere fogli e fango sul paese. Lei, accusata di essere di costumi troppo leggeri, si è vendicata: ecco nomi e cognomi di “bravi e brave ragazze”. Sulla pubblica piazza finiscono 16 donne e 10 uomini, accusati a vario titolo di triangoli, scambi, prestiti, doppie e triple prestazioni. Parliamo di sesso, naturalmente.
C’è di tutto nei volantini. “Quella scoperta in macchina dal cognato, concessa dallo stesso marito a uomini da lui conosciuti per futili motivi (per soldi)”. E poi, “la più tr… in assoluto (con tanto di nome di lei e del marito, n.d.r.) che non se n’è fatto scappare nemmeno uno”. Ce n’è anche per gli uomini: c’è il tale che va trans. La “ex segretaria ricciolona” e la single che, in mancanza di materia prima maschile, si approvvigiona a fonti altrui.
Boccaccesco. Oppure alla De Andrè in “Bocca di rosa”. Come più vi piace. Non mancano gli apprezzamenti fisici. O forse, sarebbe il caso di dire i ‘deprezzamenti’ fisici. “La cognata C. che non se la alza nessuno perché è chiatta”. Vuoi vedere che quest’ultima finisce per essere l’unica seria del paese? E questa volta, per i patiti dei complotti non ci dovrebbe essere alcuna strategia di marketing.
Fonte Blogosfere
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