Sebbene fosse stato l’unico a calciare in porta dei suoi nel primo tempo, Calil aveva dato a tutti l’impressione di non essere al 100 per cento e al termine dei 45 minuti era rimasto negli spogliatoi. Al triplice fischio del direttore di gara, dopo la vittoria del Matera, Menichini in conferenza stampa ha poi ammesso che il brasiliano aveva avvertito nuovamente dolore e a causa della ricaduta dell’infortunio dovrà rimanere ai box per 10 giorni. Domenica, dunque, al suo posto, proprio come accaduto nella ripresa del match coi lucani, il ruolo di centravanti spetterà a Ettore Mendicino e da lui sia il tecnico sia i compagni sia l’entourage dirigenziale sia i tifosi si aspettano tanto. Il bomber granata tornerà sul luogo del delitto: proprio a Catanzaro, nella passata stagione, l’attaccante scuola Lazio segnò il suo primo gol con la maglia della Salernitana.
E, se non ci si fossero messi di mezzo gli infortuni, ne avrebbe potuti realizzare anche più dei 7 siglati nello scorso campionato. Blindato da Lotito e confermato in granata, Mendicino in questo campionato era partito forte, col gol da 3 punti a Martina Franca e la doppietta con cui la Salernitana rimontò lo svantaggio in casa con l’Aversa Normanna. Dopo il terribile infortunio di Matera, però, Mendicino ha fatto fatica a ritrovarsi. Nemmeno il gol realizzato contro il Foggia ha sortito l’effettto di sbloccarlo, visto che nelle ultime partite non è riuscito ad incidere. Ora, senza Calil, il peso dell’attacco graverà sulle sue spalle, come successe in occasione della gara di Melfi, quando i granata si imposero per 2-0 archiviando la pratica nella mezz’ora iniziale. Per la promozione diretta servono anche i gol di Mendicino.