Una attività criminale che alimenta le mafie internazionali, sempre più attive nella tratta degli esseri umani.
Non possiamo che essere soddisfatti dell’indagine portata a termine che, secondo noi, andrebbe estesa a tutto il comparto agricolo, in quanto questa attività criminale non interessa soltanto i lavoratori di nazionalità rumena, ma anche le altre impiegate nel settore primario (marocchina, ucraina, indiana).
Assicurare alla giustizia i caporali e ripristinare la legalità nel comparto agricolo deve essere l’obiettivo di tutta la comunità per liberare i lavoratori migranti dalla schiavitù e garantire i loro diritti di cittadinanza.
Anselmo Botte
Segretario Cgil Salerno