Così il consigliere regionale del Pd, Donato Pica, introduce la conferenza stampa indetta dal Gruppo per illustrare le proposte dei democratici.
“Siamo consapevoli – ha spiegato Pica – che siamo agli sgoccioli della legislatura, ma è necessario che Caldoro compia un atto formale per sbloccare i fondi europei già stanziati per questo comparto. Degli ottanta milioni di euro previsti per le comunità montane, infatti, negli ultimi cinque anni sono stati spesi neppure il 50%”.
Lucia Esposito, consigliere regionale del Pd , denuncia “la totale mancanza di dialogo e collaborazione della Giunta Caldoro rispetto alle difficoltà delle comunità montane che non possono essere trascurate”.
“Non è un’iniziativa pre elettorale – continua la consigliera regionale Rosetta D’Amelio – sono cinque anni che diciamo queste cose. La difesa del suolo, la prevenzione del rischio idrogeologico vanno di pari passo con il lavoro prezioso degli idraulici-forestali. Per questo – precisa D’Amelio – occorre investire i fondi ordinari della Regione, oltre che le risorse europee. Un primo segnale va dato già nel collegato alla Finanziaria che è in discussione in Commissione Bilancio”.
“Sulla annosa vertenza della forestazione in Campania – insiste Giulia Abbate – chiediamo che la Regione risponda almeno agli addebiti che le sono stati mossi. E’ finito il tempo delle promesse, servono azioni concrete e il primo passo è recuperare le risorse e fare una programmazione seria. Il nostro territorio, per il rischio idrogeologico cui è esposto e per le caratteristiche orografiche, non può prescindere dagli operatori forestali”.
In conferenza stampa è intervenuto poi Vincenzo Luciano, Vice Presidente Uncem Campania: ”Nella riforma costituzionale è prevista la trasformazione da comunità a unioni dei comuni. Siamo ormai a conclusione del mandato Caldoro e non abbiamo ancora uno straccio di riforma. La Regione – denuncia Luciano – non ha programmato e, ad oggi, macchine e lavoratori sono fermi per mancanza di risorse. Chi ne paga le conseguenze è il territorio già martoriato dal dissesto idrogeologico.
Giuseppe Carotenuto, Flai Cgil ha aggiunto: “Siamo disponibili ad affrontare una riforma che elimini gli sprechi, ma dobbiamo capire se questa regione vuole investire in prevenzione sulle aree interne. I lavoratori che sono scesi in piazza sono persone disperate perché hanno una situazione economica disastrosa. Chiediamo – conclude il sindacalista– solidarietà per colore che hanno lavorato, ma non ricevuto ancora lo stipendio”.
Corrado Martinangelo, dello staff del ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, segue il tavolo nazionale sulla materia che coinvolge tre regioni: “Stiamo lavorando per chiudere un Accordo quadro per integrare, con i fondi previsti per la forestazione, le risorse del dipartimento Coesione della Presidenza del consiglio. Tutto ciò – conclude– tenendo conto dei fondi statali a disposizione della regione che non vengono utilizzati”.