Considerata l’eccezionale diffusione della malattia nel nostro Paese e l’elevato impatto dei costi dei farmaci ad azione antivirale diretta di nuova generazione sul Servizio Sanitario Nazionale (SSN), afferma l’Aifa in una nota, ”è stato ritenuto necessario programmare un processo di accesso alle nuove terapie che prevede in via prioritaria il trattamento dei pazienti in base ad un criterio di urgenza clinica”.
Nell’Algoritmo vengono pertanto suggerite le opzioni terapeutiche ottimali per l’utilizzo dei vari farmaci. Tale appropriatezza, sottolinea l’Agenzia, ”non solo permette di massimizzare il beneficio clinico per il paziente, ma consente anche di liberare risorse per altre innovazioni farmacologiche allo scopo di riservare parte delle risorse a chi ne ha più bisogno”.
L’obiettivo finale di questo tipo di Algoritmi decisionali è quindi quello di fornire al clinico una ‘guida’ per un approccio terapeutico individuale il più possibile aggiornata e di facile utilizzo, allo scopo di valutare indicazioni e modalità di trattamento, utilizzando gli schemi terapeutici più vantaggiosi per il paziente. L’Algoritmo sarà periodicamente aggiornato man mano che si renderanno disponibili gli ulteriori farmaci per la cura dell’epatite C cronica.