“Anche prima di quegli anni l’arte era stata sublime – annota Sgarbi – ma Piero della Francesca la arricchisce di una intelligenza che trasforma la pittura in pensiero, in teorema, ben oltre le esigenze devozionali. Davanti alla Flagellazione di Urbino non è più sufficiente l’iconografia religiosa, e così davanti alla Annunciata di Antonello da Messina, alla Tempesta di Giorgione, all’Amor sacro e Amor profano di Tiziano, alla Deposizione di Cristo di Pontormo. Di anno in anno appaiono capolavori sempre più sorprendenti. Tra 1470 e 1475 la creatività dei pittori e degli scultori raggiunge vette inattingibili; ma sarà così, di quinquennio in quinquennio, fino alla metà del Cinquecento. Sono gli anni di Mantegna, Cosmè Tura, Botticelli, Leonardo, di Raffaello, di Michelangelo, ma anche di Giovanni Bellini, di Lorenzo Lotto, di Tiziano, di Correggio, di Parmigianino. Sono gli anni delle meraviglie, in cui l’artista si sfida, in un continuo superarsi…”.
Accanto ai Maestri, però, ci sono anche quei tesori che solo Vittorio Sgarbi conosce e che punteggiano l’Italia senza che molti lo sappiano: Bartolomeo della Gatta, Nicolò Alunno, Giovanni Boccati, Francesco di Bettino e tanti altri. Uscito lo scorso novembre, il volume, edito da Bompiani nella Collana Saggi (pagg. 480, euro 22) presenta un’introduzione di Furio Colombo e la postfazione di Gian Antonio Stella.
Modera l’incontro – ospitato nello Space 1.0 del centro culturale – la giornalista Imma Della Corte. L’ingresso è libero. Per informazioni: MARTE Mediateca Arte Eventi 089 94 81 133, www.marteonline.com, facebook.com/martemediatecaarteeventi.
Il MARTE è in corso Umberto I, 137 – 84013 Cava de’ Tirreni (SA).