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Regionali, D’Alema: «De Luca ha vinto primarie, ora scelgano i cittadini»

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“Ci sono state le primarie e se Vincenzo De Luca poteva o meno candidarsi, lo doveva stabilire la segreteria del Pd. Se gli è stato consentito di candidarsi, allora vuol dire che poteva farlo. Quello che io trovo impensabile è che si consenta a De Luca di candidarsi e dopo si protesti perché ha vinto.

Questo mi sembrerebbe un comportamento singolare da parte della segreteria Pd”. A dirlo Massimo D’Alema a margine di un convegno che si è svolto a Salerno.

“Dal momento in cui gli è stato consentito di candidarsi e ha vinto – ha concluso D’Alema – evidentemente non vedo come gli si possa contestare legittimamente la candidatura. Andava contestata prima se era contestabile. Adesso decideranno i cittadini”.

Parlando della Severino D’Alema dice:  “Per me la legge Severino è una legge opportuna. Non credo – ha spiegato – che nessuno abbia voglia di cambiarla. Chi la sta cambiando nei fatti sono i magistrati perché di fronte alle impugnative danno sempre ragione a chi le impugna. È un problema che riguarda la magistratura.
È la magistratura – aggiunge D’Alema – che ha messo in discussione questa legge, altrimenti la si dovrebbe applicare anche per il sindaco di Napoli, se non mi sbaglio. Ma invece una sentenza del Tar lo ha rimesso al suo posto, quindi, evidentemente, la questione è controversa, ma non da me. Altri l’hanno rimessa in discussione – ha concluso – Io non sono deputato e non posso cambiare nessuna legge”.
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