Ieri i giudici della seconda sezione penale hanno revocato gli arresti domiciliari a carico di Scarano accogliendo la richiesta avanzata dall’avvocato Silverio Sica che ha presentato la richiesta di recova degli arresti allegando anche la relazione medica sullo stato di salute del prelato.
Richiesta accolta in quanto le esigenze cautelari si sono affievolite – come scrive Il Mattino oggi in edicola – in considerazione del fatto che il processo è iniziato. Confermato l’obbligo di dimora. Scarano non potrà allontanarsi da Salerno.
LA SODDISFAZIONE DEI LEGALI DI SCARANO ALL’ANSA. “Siamo contenti e soddisfatti per la decisione del Tribunale”. A dirlo il legale di monsignor Nunzio Scarano, l’avvocato Silverio Sica all’indomani della revoca dei domiciliari, di cui riferiscono organi di stampa. “Siamo felici – rimarca il legale – soprattutto in considerazione delle condizioni di salute di mons. Scarano che erano diventate sempre più precarie”.
Il 16 marzo scorso si era tenuta la settima udienza del processo a carico del prelato salernitano. In quell’occasione erano stati ascoltati i due sottufficiali di Polizia giudiziaria che hanno condotto le indagini, ovvero il maresciallo Acconcia e il maresciallo Sabatella. L’avvocato Sica aveva chiesto l’acquisizione di tutti i documenti e quindi di tutte le intercettazioni di tutti i procedimenti, compreso quello romano. Le altre difese, invece, avevano riservato l’eventuale consenso alla prossima udienza che si terrà il 13 aprile.