Gli “stregoni”, invece, proveranno a fare risultato in casa di un Lecce imbufalito per la direzione arbitrale a senso unico del match in casa del Catanzaro, in seguito al quale sono piovute squalifiche a raffica (5 turni per Moscardelli, 2 per Di Chiara e Lepore, 1 per Mannini). I salentini, che rischiano di dover fare a meno anche di Miccoli, rischiano di rimanere fuori dal treno play off e, nonostante le assenze, venderanno cara la pelle, ma Bollini sarà costretto a varare un undici dall’età media bassissima e rischia di pagare dazio al cospetto dei marpioni sanniti. Turno importante, dunque, ma ancora una volta non decisivo.
A sei giornate dal termine, con 18 punti ancora da assegnare, Salernitana e Benevento proveranno a tenere alto il ritmo, cosa che fin qui gli è riuscita alla grande, tanto che negli altri gironi della Lega Pro le due squadre sarebbero prime con un margine di vantaggio considerevole rispetto agli avversari. A 450 minuti dal termine giocheranno un ruolo determinante non solo gli schemi, non solo le qualità dei singoli, ma anche le energie mentali che, in un duello che va avanti da mesi, sono ormai agli sgoccioli. E da questo punto di vista la Salernitana degli Immortali, quella delle rimonte, quella dei gol in zona Cesarini, non ha nulla da invidiare al Benevento.
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