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Soget, Cammarota: “Inadeguate le risposte dell’Assessore, necessario il Consiglio Comunale”

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“Le spiegazioni dell’assessore sul caso Soget non convincono”. Lo sostiene in una nota il Consigliere Comunale di Salerno Avv. Antonio Cammarota che aggiunge: “Sulla prescrizione dei tributi 2008 l’assessore giurista sceglie il punitivo indirizzo giurisprudenziale vecchio sette anni quando, qualcuno spiegherà all’assessore, v’è anche altra giurisprudenza, in alcuni casi recentissima, che distingue i termini di notifica in caso di decadenza come per i ricorsi, e di prescrizione che ha funzione sanzionatoria, e quindi la diversa decorrenza con la consegna o meno al destinatario, ed altra ancora per la quale la consegna all’ufficio postale negli ultimi giorni non consente salvezza dei termini”.

“Sol che la scelta avviene solo dopo lo spirare dei termini di impugnazione, e dopo che alla presenza di ben 15 consiglieri e dell’assessore il 3 marzo scorso la Commissione Bilancio all’unanimità aveva individuato notevoli e molteplici criticità e stabilito la necessità di un consiglio comunale, invitando l’assessore “a recepire le istanze e preparare una proposta di delibera con l’urgenza del caso”, perché in scadenza i termini. Dunque, invece di tutelare la gente si è impedito di ricorrere in Commissione Tributaria, e le altre criticità denunciate neppure sono state affrontate, come il cumulo delle sanzioni, una sorta di anatocismo tutto soget, e l’impossibilità alla dilazione per chi ha basso reddito, così legittimando l’assurda inversione dell’onere della prova e dell’azione a carico del cittadino, scegliendo la logica di chi è pagato, per legge, per far soldi, e più ne fa più ne guadagna.

Dunque, si è impedito il consiglio comunale, che invece provvederò a richiedere già giovedì mattina in conferenza dei capigruppo con i colleghi che lo vorranno, perché di fronte alla città ognuno si prenda le proprie responsabilità. Noi, a differenza di Buonaiuto e compagni- conclude Cammarota –  stiamo dalla parte della gente e non del potere, e quindi continueremo con l’associazione La Nostra Libertà in via Lucio Petrone 69 a offrire assistenza legale gratuita e a raccogliere le firme per la petizione popolare, che ha già raggiunto in una settimana quasi mille sottoscrizioni.

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