Deluso in sala stampa il mister sannita Fabio Brini. La stampa e la tifoseria beneventana puntano l’indice nei confronti del tecnico marchigiano reo a loro dire di essersi chiuso sullo 0-0 inserendo due esterni bassi al posto di due ali offensive come Alfageme e Campagnacci. Brini sposta il tiro e punta l’indice contro la mancata contemporaneità delle gare di Benevento e Salernitana: “La corsa al primato non ancora è finita, mancano cinque partite esordisce un rabbuiato Brini. E’ finita quando finisce il campionato, solo allora guarderemo la classifica. Sapere e pensare al risultato della Salernitana ci ha condizionati, ascoltare quello che stava facendo l’avversario non è positivo nel momento in cui stai per interpretare una partita così importante. Quando manca qualcosa a livello mentale ne risenti anche a livello fisico. Era una partita che andava risolta con un episodio, c’è stato ma favorevole al Lecce. Potevamo far gol in avvio con Eusepi, ma di sicuro non era lo stesso Benevento di venerdì scorso con la Paganese. Abbiamo provato a fare la partita, ma non eravamo brillanti mentalmente. Non ho dei robot dove posso schiacciare dei tasti, devo lavorare sulla testa dei calciatori. Speravo che queste ultime partite potessero essere giocate tutte allo stesso orario. Finora abbiamo fatto un campionato eccezionale, ma oggi non siamo stati all’altezza. Papini? Lo volevamo a Benevento, ma lui stava facendo il capitano a Lecce e non se l’è sentita. Abbiamo avuto dall’inizio del campionato infortuni importanti che non ci hanno concesso di far respirare chi ha tirato la carretta fino ad ora”.