Ma tre ganci sinistri consecutivi (Catanzaro, Reggina e Paganese) fanno piegare le gambe al boxer giallorosso, che ora si ritrova nell’angolo in attesa degli ultimi cinque round. “Non ho sentito la campana” sembra dire il Presidente del Benevento Oreste Vigorito, proprio come diceva Stallone al russo Ivan Drago. Ed anche la stampa sannita è dello stesso avviso del suo patron: in queste ore si cercano corsi e ricorsi storici per alimentare una flebile, ma esistente speranza di rimonta. Dal presidente del Perugia Santopadre che ricorda ai cronisti beneventani della remuntada del suo Perugia ai danni del Frosinone avanti come i granata di cinque punti ed azzerati alla fine dai grifoni, alle parole di conforto di Di Costanzo ex trainer giallorosso – ora a Messina -, all’ex tecnico cosentino Cappellacci per passare a Masciantonio (ex Lupa Roma e Benevento).
Insomma si cerca in ogni modo di mettere la giusta paura e pressione ai granata, sperando nel passo falso dei ragazzi di Menichini, nell’harakiri decisivo per riaprire un sogno che è rimasto nell’armadietto dell’Arechi e che ha visto smarrite le chiavi al Via Del Mare di Lecce. Ed a Salerno dove si mangia pane e scaramanzia in molti giurano: mai pronunciare la lettera fatidica prima della matematica. Manca poco, suona la campana, al via il prossimo round…