Successe a Salerno durante la processione di S.Matteo dove i portatori del Santo Patrono salernitano andarono contro il volere della Curia di evitare soste e inchini. Episodio simile è accaduto a Pagani. Ma mentre a Salerno le “soste vietate” erano quelle dinanzi al Comune o alla sede della Guardia di Finanza a Pagani la sosta ha interessato l’abitazione di un boss locale.L’inchino vero è proprio non c’è stato, ma la sosta sì. E’ successo , nel quartiere Lamia della cittadina dell’Agro, nel corso della processione del venerdì santo con tensioni tra la folla e uno scambio di battute acceso tra portatori e parroco. I fedeli intenti nel trasportare la statua della Madonna delle Grazie e del Gesù morto, di fatto, si sarebbero fermati per una una sosta dinnanzi la casa di uno degli esponenti della criminalità organizzata dell’Agro nocerino sarnese.
Ma il parroco don Raffaele Corrado non era d’accordo. Ne è nato un battibecco che ha reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine. Secondo quanto riferito sembrerebbe che proprio davanti la casa del boss, il parroco avrebbe chiesto di procedere spediti di accelerare il passo. Una decisione presa proprio per evitare l’inchino, come avveniva prima del suo arrivo a Pagani da Sarno dove era alla guida di un’altra parrocchia, c’erano stati degli inchini durante la processione. Ma le sue richieste sono state solo parzialmente ascoltate. Perchè l’inchino non c’è stato, ma la sosta sì. Eppure il vescovo, monsignor Giuseppe Giudice, era stato chiaro. Le direttive su simili comportamenti erano state precise. Ma anche stavolta il percorso lo hanno voluto decidere i portatori e anche stavolta tra una marea di polemiche.
Fonte Ottopagine.it