«Considerata l’eccezionalità dell’anteprima, durante l’appuntamento dell’11 aprile riproporremo una formula già sperimentata nel maggio dell’anno scorso: gli scrittori in dialogo con gli scrittori– spiega Gaetano Fimiani, presidente di “Fedora” – A presentare Marco Missiroli, con l’ironia e l’acuto senso critico che lo connotano, sarà infatti il nostro amico, scrittore e socio onorario Stefano Piedimonte, autore del romanzo “L’assassino non sa scrivere” con il quale abbiamo inaugurato il ciclo 2014/2015».
«Ci sono presentazioni che funzionano e presentazioni che vanno male. Ci sono poi presentazioni che vanno alla grande e che ti fanno stare bene. Roccapiemonte si porta dietro questa completezza. Presentare un proprio libro qui non può che “iniziarlo” nei migliore dei modi», afferma Marco Missiroli.
“Atti osceni in luogo privato” è una storia che comincia una sera a cena, quando Libero Marsell, dodicenne, intuisce come si può imparare ad amare. La famiglia si è da poco trasferita a Parigi. La madre ha iniziato a tradire il padre. «È la storia, raccontata in prima persona, di quel dodicenne che da allora si affaccia nel mondo guidato dalla luce cristallina del suo nome. Si muove come una sonda dentro la separazione dei genitori, dentro il grande teatro dell’immaginazione onanistica, dentro il misterioso mondo degli adulti», racconta Missiroli.
Libero Marsell misura il fascino della madre, gli orizzonti sognatori del padre, il labirinto magico della città. Avverte prima con le antenne dell’infanzia, poi con le urgenze della maturità, il generoso e confidente mondo delle donne. Le Grand Liberò – così lo chiama Marie, bibliotecaria del IV arrondissement, dispensatrice di saggezza, innamorata dei libri e della sua solitudine – è pronto a conoscere la perdita di sé nel sesso e nell’amore. Lunette lo porta sin dove arrivano, insieme alla dedizione, la gelosia e lo strazio. Quando quella passione si strappa, per Libero è tempo di cambiare.
Da Parigi a Milano, dallo Straniero di Camus al Deserto dei Tartari di Buzzati, dai DeuxMagots, caffè esistenzialista, all’osteria di Giorgio sui Navigli, da Lunette alle “trentun tacche” delle nuove avventure che lo conducono, come un destino di libertà, al sentimento per Anna. Libero Marsell, le Grand Liberò, LiberoSpirito, è un personaggio “totale” che cresce con il lettore, pagina dopo pagina, leggero come la giovinezza nei film di Truffaut, sensibile come sono sensibili i poeti, guidato dai suoi maestri di vita a scoprire l’oscenità che lo libera dalla dipendenza di ogni frase fatta, di ogni atto dovuto, in nome dello stupore di esistere.
Marco Missiroli è nato a Rimini e vive a Milano. Con il suo romanzo d’esordio, “Senza coda” (Fanucci 2005), ha vinto il premio Campiello Opera Prima. Per Guanda ha pubblicato “Il buio addosso” (2007), “Bianco” (2009; premio Comisso e premio Tondelli) ed “Il senso dell’elefante” (2012; premio Selezione Campiello 2012, premio Vigevano e premio Bergamo). È tradotto in Europa e negli Stati Uniti. Scrive per il “Corriere della Sera”.
L’appuntamento di sabato 11 aprile al Palazzo Marciani di Roccapiemonte, sito in via Calvanese, gode del sostegno di: Galleria Fasolino, Grafica Metelliana, Areablu Edizioni e Oneprint.
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