E’ questa la sede per esaminare le riserve, indicate dal Ministero in modo apodittico e generico e senza tener conto dei pareri favorevoli già’ espressi dall’ANAC e dal Ministero delle infrastrutture. Del tutto infondate sono le considerazioni sulla pretesa scadenza del termine (31.12.2012) per poter richiedere affidamenti diretti di gestione, visto che la Società’ “Salerno -Costa di Amalfi” ha regolarmente presentato la sua istanza fin dal 2000; il procedimento non si è’ ancora concluso solamente per lungaggini dovute ai competenti organi ministeriali, che non possono, quindi, ricadere sulla Societa’.
Inoltre fuori luogo sono i riferimenti ai limiti per la Camera di Commercio nel procedere ad operazioni di ricapitalizzazione della Società’ di gestione, considerando la indefettibile autonomia decisionale e gestionale di ogni Istituto Camerale. Parimenti e’ sbagliato il richiamo alla necessità’ di dismissione delle partecipazioni di Enti pubblici nella Società. Infatti l’obiettivo della privatizzazione e’ perseguito già’ da tempo dalla Società’, ma sino ad oggi senza esito fruttuoso anche per il mancato affidamento della concessione totale di gestione, che stimolerebbe partner qualificati di settore a rilevare quote della medesima Societa’.
Per quanto attiene alle altre criticità’, enunciate dal MEF e relative al piano industriale, agli investimenti programmati, ai flussi preventivati di traffico, la via da seguire deve essere quella non già’ di esprimere unilaterali chiusure dal livello ministeriale, ma di aprire, invece, un “tavolo” fra MEF e Società’ per affrontare ed approfondire nel merito ogni questione, al fine di addivenire alle giuste soluzioni in vista della concessione totale in favore della Società’. Non possono essere condivise, in particolare, le perplessità’ sugli investimenti progettati (86 milioni di euro), dei quali 40 già’ assegnati dal DL n. 133/2014, ed altri derivanti dai risultati di gestione e dal ricorso all’indebitamento bancario.
Il continuo e perdurante rallentamento nella procedura appare davvero ingiustificabile e cagiona pesantissimi danni alle comunità’ salernitane. Occorre, quindi, che rapidamente il Ministero dell’Economia adotti il necessario decreto interministeriale per l’affidamento della concessione per la gestione totale dell’Areoporto alla società’ “Salerno – Costa di Amalfi” “.
Fate prima a chiudere lo scalo! Sono dieci anni di gestione assurda con enormi milioni di euro buttati al vento! E’ una vergogna. Prima l’inserimento dell’aereoporto anche da parte del Ministero tra gli scali nazionali dove investire… e poi il nulla! Occorre completare una pista di circa 400 metri…….. non una città! In africa avrebbero fatto prima. Quando interviene la magistratura, la corte dei conti per verificare tutto l’enorme sperpero di danaro passivo che non rende e si tardano a generare le condizioni di efficienza e produttività dello scalo? Non è pensabile che un ladro di generi alimentari in un supermercato venga sanzionato penalmente e per una vicenda del genere tutti stanno a guardare! E’ folle, pazzesco, senza parole….! Salerno e la provincia salernitana, compresa quella lucana, con un bacino di oltre un milione di abitanti non merita questo per lo sviluppo di un grande territorio che necessita solo di vere e rapide infrastrutture per decollare!
Allora non avete ancora capito che quei 40 milioni serviranno a finanziare ulteriormente l’aeroporto di… FIRENZE?
Quod non fecerunt barbari fecerun Renzi(ni)!