La discarica abusiva accertata dai militari della Capitaneria di Porto di Salerno si trovava nel tratto più interno della spiaggia libera, in area sottoposta a vincolo paesaggistico e ove è presente una rigogliosa vegetazione mediterranea caratterizzata, fra l’altro, da una flora di gigli di mare; tale vegetazione era stata in gran parte stata distrutta e, al suo posto, persone allo stato ignote avevano creato una discarica di rifiuti speciali costituiti, per la maggiore consistenza, da inerti edili, attrezzature balneari dismesse, sfalci di potatura, pneumatici fuori uso, elettrodomestici, materiale bituminoso, rifiuti ferrosi e ceneri di ulteriori rifiuti che in precedenza ivi erano stati incendiati.
Il sito inquinato dalla presenza della discarica ricade a monte di una delle spiagge libere della zona maggiormente frequentate dai bagnanti in estate, e confinante con la riserva naturale di Foce Sele e Tanagro. In tale oasi naturale spiccavano alla vista alti cumuli di rifiuti ed estesi su di un’area di circa 1500 mq.
L’intera area è stata sottoposta a sequestro dai militari della Guardia Costiera di Salerno, che hanno provveduto ad informare dei fatti anche il Comune di Eboli per le successive azioni di bonifica del sito.
Dei fatti è stata notiziata la Procura della Repubblica di Salerno che indaga per reati di discarica abusiva di rifiuti speciali e deturpamento di bellezze naturali, mentre i militari della Capitaneria stanno compiendo più approfondite indagini per identificare gli autori del reato.
COMUNICATO UFFICIALE CAPITANERIA PORTO