“Opportunità Mediterraneo , Qualità Forza Lavoro e Capitale Umano, Risorsa Conoscenza, Patrimonio di Bellezza, Cultura di Impresa: sono questi i cinque punti di forza da valorizzare per ridare slancio al territorio. “Uno dei punti cruciali per il rilancio – spiega Maccauro – è comprendere l’importanza del Mediterraneo. Ad oggi, nel Mediterraneo, transita il 19% del traffico marittimo mondiale. La Campania ha l’opportunità di giocare un ruolo di primissimo piano. Mettendo in sinergia, e non in conflitto tra loro gli scali di Salerno e Napoli, la portualità della Campania può concretamente generare ricchezza e occupazione. Altro punto di forza è la disponibilità di capitale umano qualificato. Noi continuiamo a scegliere la Campania come terra di azione perché qui abbiamo sempre trovato le competenze giuste. Terzo punto di forza – rimarca – è la risorsa conoscenza.
La Campania, con i suoi sei atenei, garantisce, specie al mondo produttivo, il giusto incremento e ricambio di capitale umano. Non dimentichiamo il patrimonio di bellezza (la Campania, più di ogni altra regione, annovera sei siti insigniti del titolo di Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO ) e la cultura di impresa. Anche in questi anni difficili le aziende campane non sono state ferme. Si sono ristrutturate, trasformate, rinnovate. Basti pensare al caso Fiat di Pomigliano, la cui trasformazione negli ultimi anni è stata radicale”. Oltre ai punti di forza, nel documento degli industriali salernitani sono state segnalate anche cinque priorità: Sensibilità Industriale, Ambiente e Habitat Sociale; Semplificazione, Fondi Europei, Tassazione.