I FATTI. Un uomo, imputato in un processo per bancarotta fraudolenta, ha esploso stamani intorno alle 11 alcuni colpi di arma da fuoco all’interno del Palazzo di Giustizia di Milano, provocando la morte di quattro persone, tra cui il giudice fallimentare Fernando Ciampi, e un ferito grave. Il presunto omicida, identificato dai carabinieri come Claudio Giardiello, è stato catturato dopo una breve fuga a Vimercate, secondo quanto riferito su Twitter dal ministro dell’Interno Angelino Alfano e si trova ora in una caserma dell’Arma.
Le altre vittime oltre a Ciampi sono l’avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani, il coimputato Giorgio Erba, arrivato in codice rosso al Policlinico, dove poi è deceduto, e un uomo trovato sulle scale senza “segni apparenti di traumi”, secondo quanto riferito dall’ospedale e dal servizio Areu (Azienda regionale emergenza urgenza). Un altro ferito è ricoverato al Niguarda con ferite all’addome. In base alla ricostruzione fatta a Reuters dal giudice Fabio Roia, che presiede una sezione adiacente a quella dove è avvenuta la sparatoria, l’uomo – che ha sparato nell’aula della seconda sezione penale al terzo piano del tribunale – aveva come obiettivo il pm Gaetano Ruta.
Il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati ha precisato che il giudice Ciampi era testimone nel processo, aggiungendo che non è stato colpito in aula ma nel suo ufficio al secondo piano. Una testimone ha riferito a Reuters di aver visto l’autore della sparatoria scendere dal terzo piano a quello inferiore e accucciarsi dietro una delle panche del corridoio. Il sindaco Giuliano Pisapia, arrivato sul posto, ha parlato di una “tragedia”, aggiungendo che sono in corso gli “accertamenti” per capire come l’uomo sia potuto entrare armato nell’edificio, che è sempre presidiato dalle forze dell’ordine e prevede controlli col metal detector all’ingresso. “Sono vicino alle famiglie delle vittime, tra cui il giudice Fernando Ciampi che conoscevo personalmente e che ho sempre apprezzato per la sua professionalità e umanità”, dice il sindaco, che è anche avvocato, in una nota.
Anni e anni d’incuria nei confronti del sistema giustizia e delle forze dell’ordine portano inevitabilmente a tutto ciò seppur scatenato da uno fuori di testa! Non ci sono i soldi nemmeno per riparare un metal detector fuori uso da un pò e ora qualcuno con molta demagogia fà propaganda sulla pelle delle persone morte facendosi paladino di categorie che politicamente ha trascurato quando era al governo forse perchè troppo impegnato a legiferare sulle prescrizioni? Forse talvolta è meglio tacere se si possedesse un minimo di pudore e dignità personali……