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Tortura: Cirielli (Fdi), non utilizzare vicenda su onda Diaz

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“Non si capisce bene per quale motivo il Parlamento italiano sia cosi’ lesto a recepire le indicazioni dell’Ue e della Corte di Giustizia europea sul sovraffollamento carcerario, o sul reato di tortura ma tanto lento a recepire le direttive europee sull’introduzione del risarcimento per le vittime di reati”.

E’ quanto dichiara il deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Edmondo Cirielli intervenendo in aula sulla proposta di legge per l’introduzione del reato di tortura.

“Fdi-An – ha spiegato- non e’ contrario alla sua introduzione, ma dobbiamo ribattere al cumulo di sciocchezze che vengono dette. Il codice oggi gia’ prevede un aumento di pene quando il reato e’ commesso da un pubblico ufficiale nello svolgimento delle sue funzioni. Quello che non e’ ammissibile e’ utilizzare questa vicenda sull’onda di una condanna relativa alle vicende della Diaz”.

“Se i teppisti di Genova – ha concluso Cirielli- si fossero trovati a Berlino o a Londra, starebbero ancora in galera, e quelle persone che hanno tentato di uccidere i carabinieri assaltando la camionetta, da cui poi e’ derivato il tragico evento della morte di Giuliani, sarebbero in galera per tentato omicidio”.

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