A comunicarlo è stato il procuratore generale Mazzotta. La decisione, diretta all’accelerazione degli interventi finalizzati all’eventuale dissequestro e quindi all’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza impressa dal procuratore generale e dai pm di Castrovillari , è stata presa dopo che la società Italsarc, in nome e per conto dell’Anas quale general contractor dell’opera, ha depositato, su richiesta della Procura, un elaborato tecnico prospettante gli interventi necessari per la verifica di staticità. Elaborato che è stato integrato alla luce delle richieste dei consulenti della Procura che hanno poi concordato gli interventi e condiviso il lavoro. I controlli sulla staticità saranno svolti dai tecnici Italsarc alla presenza della polizia giudiziaria – la polizia stradale di Frascineto e Lagonegro che toglierà i sigilli la mattina per apporli nuovamente la sera – del responsabile del procedimento ing. Ruocco e dei consulenti della Procura.
A conclusione delle verifiche, la cui durata è fissata in 19 giorni, l’Italsarc presenterà una relazione sugli esiti dei controlli fatti in contraddittorio sul posto con i consulenti dei pm. Se questi saranno stati positivi la Procura potrà decidere di dissequestrare il viadotto per consentire l’inizio dei lavori di messa in sicurezza dell’opera in vista di una successiva riapertura. Il procuratore generale Mazzotta ha spiegato che “pur nella piena consapevolezza dei gravi disagi e dei problemi causati dalla chiusura della A3 nel tratto tra Laino Borgo e Mormanno, il che spiega l’accelerazione dell’effettuazione degli interventi tecnici autorizzati, la priorità mia e dei pm di Castrovillari Simona Rizzo e Simona Manera, è e rimane quella di garantire l’incolumità pubblica”.
Fonte (ANSA)