“Senza le grandi opere non riusciremo ad avere una crescita di almeno due punti l’anno, essenziali per ridurre il fardello del debito pubblico e per creare nuovi posti di lavoro”. Così Bartolomeo Giachino, responsabile nazionale dei trasporti per FI, in risposta alle dichiarazioni del neoministro alle infrastrutture Graziano Delrio. “Senza realizzare – aggiunge – la rete ferroviaria ad alta velocità da Torino a Salerno, cui hanno lavorato molto Silvio Berlusconi e Mauro Moretti, l’Italia sarebbe collegata con una linea vecchia e non avrebbe la crescita del turismo delle Città d’arte.
Senza il Passante di Mestre e senza le tangenziali il nostro Paese avrebbe un costo da congestione del traffico decisamente superiore. Senza il Tav, il Terzo Valico e la Nuova Diga foranea al porto di Genova, senza i dragaggi negli altri porti a partire da quello di Napoli, senza il nuovo traforo Av del Brennero l’Italia non riuscirà a intercettare i flussi di merci e di passeggeri diretti verso l’Europa e in crescita con il crescere della economia mondiale”.