L’intuizione è di un gruppo di cultori della tradizionale festa popolare, composto dal giornalista Agostino Ingenito e dai professionisti Martino Scoletti, Ferdinando Nacchia, Lorenzo Abagnara, Antonella Gallo, Mariana Marrazzo, Vincenzo Califano e Fiorentino Di Nardo e di cui si è fatto portavoce l’avvocato Alfonso Mauro Grillo.
“All’indomani della conclusione della festa, sono bastate poche parole tra amici e conoscenti per rendersi conto della validità dell’iniziativa che si intende avviare – commenta Grillo- Si tratta di una procedura complessa ma che consentirebbe di dare maggiore risalto ed adesione ad un evento che è parte integrante della nostra cultura territoriale e che ci consentirebbe di ambire ad altre importanti occasioni di crescita e sviluppo”.
Già in queste ore sono stati diramati inviti a studiosi, esperti e cultori per organizzare il primo tavolo tecnico-operativo. “Vogliamo andare oltre le polemiche e gli scontri che rischiano solo di offuscare l’eccezionale portata di un evento religioso/popolare che vede la partecipazione di migliaia di persone provenienti da ogni dove – commenta Alfonso Mauro Grillo – Ora serve fare sistema, ecco perché abbiamo pensato ad un comitato promotore cui ci auguriamo possano aderire istituzioni e soggetti interessati”.
La procedura di riconoscimento prevede un iter complesso in cui siano chiari la forte adesione del territorio all’evento tradizionale e culturale. “La nostra festa ha tutte le carte per essere riconosciuta come patrimonio mondiale Unesco, ci prefissiamo di raggiungere questo obiettivo individuando sinergie e condivisione – cosi conclude Grillo.