Nonostante la causa del forte processo di urbanizzazione e del passaggio verso un tipo di agricoltura intensiva con la tragica conseguenza dell’abbandono di interi territori, oggi assistiamo, ad un processo inverso, di un timido ritorno soprattutto di giovani alla terra.
Questo “ritorno alle origini” se accompagnato da adeguate politiche, potrebbe essere il volano per l’economia di quelle zone soprattutto montane che hanno subito un forte spopolamento e rilanciare così non solo le eccellenze alimentari ma anche la storia e la cultura dei territori che sono la ricchezza della nostra terra.
A tutto questo va aggiunto l’apporto che la nuova legislazione sulla cooperazione sociale può dare.Nonostante il grande ritardo con cui viene approvata, la legge favorisce l’azione delle cooperative sociali all’inserimento lavorativo, quale opportunità concreta di lavoro e dignità sociale per le categorie più fragili delle nostre comunità ridando dignità e trasparenza ad un settore fondamentale per la qualità della vita dei cittadini.
Cosi l’agricoltura sociale che non è altro che un connubio tra agricoltura in particolare biologica e settore sociale, può creare opportunità di lavoro e di sviluppo del territorio grazie anche alle caratteristiche di essere impresa cooperativa, essere aggregati e stare insieme per dare una risposta migliore al mercato che ancora oggi risente della crisi.
Saluti:
Nicola Landolfi, Segretario provinciale PD
modera:
Roberta Cataldo, Consulente agro-forestale
interviene:
Luca Sorrentino, Responsabile Regione Campania Legacoopsociali
Franco Alfieri, Candidato al consiglio regionale della Campania
Anna Petrone, Consigliere regionale della Campania
conclude:
Sabrina Capozzolo, Parlamentare, membro della segreteria nazionale PD con delega alle Politiche Agricole.
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