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Da oggi online il 730 precompilato: ecco le principali insidie da conoscere

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L’operazione è partita con po’ di anticipo: già alle 9.45 di mercoledì i primi contribuenti hanno potuto accedere al modello 730 precompilato dal sito delle Entrate. Una rivoluzione che interessa 20 milioni di lavoratori dipendenti e pensionati. Si entra nel sito con il Pin delle Entrate (vedi come richiederlo) o con quello dell’Inps. La prima videata mostra subito i «Dati considerati per preparare il 730», con una lista delle “fonti” da cui il fisco ha ricavato le informazioni. Ci sono in primis le certificazioni uniche inviate dal datore di lavoro e da altri sostituti d’imposta, come le eventuali collaborazioni occasionali, ma anche i dati trasmessi dall’Inps, dalle banche e dalle assicurazioni, oltre a quelli ricavati dalla dichiarazione dei redditi presentata l’anno scorso (possesso di immobili e terreni, detrazioni per lavori edilizi e risparmio energetico eseguiti fino al 2013).

Mancano, invece, le spese sanitarie e altre agevolazioni, come quelle per le ristrutturazioni eseguite nel 2014, la palestra per i figli o le detrazioni sulle locazioni. La prima schermata ricostruisce la possibile composizione del 730 e per ognuna delle voci fondamentali, ad esempio, i «Redditi dei fabbricati» indica se i dati sono stati inseriti o meno nella dichiarazione. Una spunta verde dice che il fisco ha considerato il dato attendibile. Una crocetta rossa segnala che l’informazione non è corretta e che il 730 per adesso non è liquidabile e dovrà essere modificato dal 1° maggio in poi.

Una possibile difficoltà è proprio quella del mancato inserimento dei dati. A quanto pare di capire, non viene indicata la ragione specifica per cui le Entrate hanno “scartato” il dato, ma solo una tabella con i possibili motivi più frequenti. Per cui, ad esempio, un pensionato che non si trova nel 730 il reddito comunicato dall’Inps al fisco, dovrà risalire alla certificazione unica dell’istituto e controllare le possibili anomalie. Dalla prima videata si può proseguire a quella che consente di visualizzare il 730 in formato pdf o in formato solo testo (funzionalità utile agli addetti ai lavori, forse, ma non ai contribuenti comuni). E nel 730 in pdf c’è una delle novità più utili: nell’ultima pagina, infatti, si trova la lista degli «Elementi a base del 730 precompilato per l’anno di imposta 2014». In pratica, il prospetto che riepiloga le fonti di informazione, spiega se il dato è stato inserito o no in dichiarazione, e a volte aggiunge qualche appunto in più: ad esempio, a chi possiede terreni viene consigliato di verificare se hanno perso l’esenzione Imu.

Fonte IlSole24Ore

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