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Sicurezza scuole: Feneal Uil Salerno lancia l’allarme, “Non vogliamo un altro caso Ostuni”

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“Vogliamo anche a Salerno un caso Ostuni? Stiamo aspettando che anche nelle numerose scuole decrepite della provincia di Salerno venga giù un soffitto? Eppure qualche tempo fa un’avvisaglia l’abbiamo avuta proprio a Salerno, all’istituto Giovanni XXIII, con il crollo di parte del soffitto. E ancora prima, in altri istituti della provincia, distacchi di intonaco e cedimenti avevano riempito le cronache dei giornali”. E’ quanto si legge in una nota a firma del Segretario Generale della FenealUil di Salerno Patrizia Spinelli. “Il sindacato, oramai da anni, denuncia lo stato di degrado e chiede interventi. E a ogni incidente le forze politiche e istituzionali annunciano azioni di messa in sicurezza e ammodernamento degli istituti senza mai dare seguito.  Eppure basterebbe un intervento decisivo per superare i vincoli del patto di stabilità e spendere almeno quei finanziamenti pronti per essere investiti. Soldi che, peraltro, potrebbero essere anche ritirati qualora non fossero spesi celermente”.

“Due soli esempi valgono per tutti: il polo scolastico di Mercato San Severino, con un intervento già appaltato di 4 milioni e 191mila euro; e il complesso scolastico Corbino di Contursi per un bando da 5 milioni 939mila euro. In entrambi i casi i cantieri sono stati avviati ma poi sospesi perché l’ente appaltante, la Provincia, non ha potuto erogare i soldi per i vincoli del patto di stabilità. Serve, a questo punto, un’azione forte e concreta”. “Che parta dalla realtà territoriali locali per chiedere al governo di intervenire e rimuovere i lacci di questo vincolo finanziario – conclude Spinelli – Nel frattempo le istituzioni locali si assumano la responsabilità di una sfida importante: spendere quei soldi già stanziati chiamando il premier Renzi e il governo ad agire”.

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