“E’ un evento straordinario che nasce dalla sinergia tra il Comune di Baronissi e l’Ordine dei Frati Minori, custodi del Santuario – spiega il sindaco Gianfranco Valiante – che va nella direzione di una politica culturale di valorizzazione del patrimonio monumentale e culturale del territorio. E’ doveroso ringraziare don Mimmo Dolgetta e tutti i Frati per aver aperto la propria Casa, e aver riconosciuto nel progetto un fattore di crescita spirituale e civile per il territorio di Baronissi”. La data di fondazione del Convento è ancora oggi incerta. L’esistenza è documentata però almeno nella prima metà del secolo XV.
E’ molto probabile che il Convento fu fondato nei primi decenni del Quattrocento, sotto l’impulso di san Bernardino da Siena e di san Giovanni da Capestrano. Il Convento, oltre che un luogo di spiritualità, ha ospitato numerosi artisti ed è stato protagonista della vita economica del luogo, con numerose attività tra cui un lanificio, che si mantenne florido per oltre due secoli, fino alla soppressione del Convento, avvenuta nel 1866. I frati, per riaverlo, dovettero aspettare il 1892, anno in cui fu riacquistato dal Comune.
Da molti secoli i Frati Minori vivono in questo convento, con la loro spiritualità pervasa dalla “perfetta letizia”, che va di là della povertà, della sofferenza e della morte. I visitatori potranno ammirare il chiostro, risalente al XV secolo con il caratteristico pozzo centrale e gli affreschi della pima metà del XVII secolo, raffiguranti scene di vita di San Francesco. Sarà aperto al pubblico il Museo che ospita, tra le tante straordinarie bellezze, una splendida tela di Angelo Solimena raffigurante San Bernardino da Siena; l’insieme dei 14 dipinti della Via Crucis di Michele Ricciardi; un’Addolorata ed un Cristo alla colonna del 1701 dello stesso autore; un Angelo Custode di scuola fiamminga; un Bambino Gesù seicentesco in cera di scuola siciliana; una natività di grandi dimensioni risalente all’arte presepiale napoletana del Settecento e una selezione di antichi testi, incunaboli e corali provenienti dalla Biblioteca del Convento.