“ La gestione di alcuni centri nevralgici come Ostetricia e Ginecologia sembra essere improntata ad interessi personali e non rispettare i criteri di equa distribuzione dei carichi di lavoro”, ha spiegato Marino. “Così si mortifica la professionalità di alcuni medici a favore di altri, configurando anche ulteriori danni alle loro professionalità e carriere. Inoltre la mancanza dei criteri per i trasferimenti del personale blocca la funzione di centri di eccellenza favorendo chi ha carichi di lavoro limitati e non usuranti. I principi della equa distribuzione del lavoro sembrano al di fuori di ogni costume gestionale. Per paura dei soliti facinorosi non si prendono le decisioni per tutelare le aree di maggiore rilievo, mettendo in crisi anche queste ultime”.
Poi l’appello al manager Vincenzo Viggiani: “Abbiamo più volte chiesto al Direttore Generale di intervenire, ma fino a oggi non si vedono risposte risolutive. Vogliamo che si metta mano ai carichi di lavoro e si eliminino le aree di privilegio. Non comprendiamo come mai ci sia più personale dove si opera di meno e meno dove si opera di più”.
In assenza di rapide risposte la Cisl Medici salernitana proclamerà lo stato di agitazione e a ogni forma di lotta necessaria a tutelare i lavoratori e i livelli di assistenza e di sicurezza delle prestazioni sanitarie erogate ai cittadini. “Chiediamo pertanto un incontro urgente con il Direttore Generale, indispensabile per risolvere le problematiche denunciate in difesa del diritto alla salute”, ha concluso Marino.
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