In particolare, a seguito dei controlli eseguiti dai Carabinieri del N.O.E., scaturiti anche da diverse segnalazioni pervenute da parte di cittadini ed amministratori locali circa il potenziale pericolo per la salute pubblica e per l’ambiente, considerato anche l’adiacente plesso scolastico capoluogo frequentato da numerosi alunni, insegnanti e personale amministrativo, ciò in relazione ai rifiuti rinvenuti durante le operazioni dello scavo di cantiere, nonché nella gestione dei rifiuti prodotti per l’abbattimento delle strutture preesistenti, si è proceduto al sequestro preventivo di iniziativa della polizia giudiziaria di un’area di cantiere di circa 15.000 m.q. interessata dalla presenza dei rifiuti per complessivi 12.000 metri cubi circa.
Nello specifico, dagli accertamenti effettuati presso il cantiere dai Carabinieri dello speciale reparto a Tutela dell’Ambiente, è emerso che dall’avvio dei lavori, lo scorso luglio, la società appaltatrice aveva provveduto alla demolizione di strutture già esistenti quali il palazzetto dello sport e la scuola materna; i militari del N.O.E. hanno poi rinvenuto diversi cumuli di rifiuti di differente natura, costituiti da pezzi di calcestruzzo derivanti dalla demolizione di travi e di pilastri della scuola materna, cumuli di guaina bituminosa derivante dalla copertura di una preesistente struttura, cumulo di rifiuti quali terreno frammisto a materiale inerti, cumulo di rifiuti provenienti dalla demolizione del palazzetto dello sport, ed infine un ulteriore cumulo di rifiuti del tipo terreno frammisto ad inerti, provenienti dallo scavo delle fondazioni, per un totale approssimativo di circa 12.000 metri cubi.
Al termine del controllo, alla luce delle emergenti responsabilità penali per la violazione dell’articolo 256 del D.Lgs 152/2006 (c.d. Codice dell’Ambiente) circa la gestione non autorizzata di rifiuti speciali, una persona, il legale rappresentante della società esecutrice dei lavori, è stata deferita in stato di libertà ai magistrati della sezione reati ambientali della Procura della Repubblica del Tribunale di Nocera Inferiore, guidata dal Procuratore Capo Giovanni Francesco Izzo. Le attività di indagine proseguiranno per la verifica di ulteriori responsabilità penali nonché con specifici accertamenti tecnici unitamente a personale dell’Arpac di Salerno che provvederà a caratterizzare i rifiuti ed a stabilirne le caratteristiche ed il codice CER anche per verificare la potenziale pericolosità.
Comunicato e foto ufficiali dei Carabinieri