Il noto critico d’arte, accompagnato dall’ingegnere Alessandro Lorica di “Tempi Connessi”, è rimasto particolarmente incuriosito dalla tecnologia utilizzata dal progetto e sviluppata nei laboratori dell’Università di Salerno. “La tecnologia applicata ai beni culturali – ha affermato – può rivelarsi utile nella didattica e nella formazione.” Dopo aver visitato gli spazi di Palazzo Fruscione, si è soffermato negli scavi archeologici di San Pietro a Corte guidato dall’archeologa Rosa Fiorillo.