“Il fenomeno dei conferimenti «selvaggi» – spiega Cirielli – avrebbe raggiunto un livello tale da sfuggire al controllo dell’amministrazione comunale e a peggiorare la situazione è anche il mancato funzionamento del servizio volontario degli ispettori ambientali; a tali scempi ambientali si starebbe cercando di porre rimedio solo con il lavoro, certamente insufficiente, degli agenti della sezione ambiente, che effettuano appostamenti e controlli nei pressi delle postazioni di conferimento dei rifiuti più esposte al rischio”.
“Secondo quanto portato alla luce dalla stampa locale – sottolinea – in cinque discariche su sette delle aree periferiche di Fano, San Cesareo, Cesinola, Badia e Pregiato sarebbe stata riscontrata la presenza di eternit. Il rischio che particelle anche minime possano disperdersi nell’ambiente circostante è ancora più elevato se pioggia battente e vento esercitano la loro azione; essendo ormai riconosciuta e accertata scientificamente la potenziale pericolosità di eternit e amianto per la salute pubblica, non dovrebbe essere possibile così facilmente spezzare, frantumare, trasportare senza gli obbligatori accorgimenti e abbandonare in strada questo tipo di rifiuti pericolosi, eppure è quello che succede”.
“Si tratta, insomma, – conclude Cirielli – di reati ambientali che in ogni caso – anche se con diverse conseguenze – ricadono più o meno pesantemente sulla collettività e sul servizio di raccolta già penalizzato da gravi carenze; la salvaguardia e la salubrità dell’ambiente è poi legata inevitabilmente alla tutela della salute pubblica ed è compito di tutte le istituzioni prevenire ed eliminare i pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini”.
Comunicato Ufficiale deputato Edmondo Cirielli
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