A due o a tre, in mediana Pestrin con la sua grinta, con la sua capacità di alzare il livello del pressing fin nella metà campo avversaria, ma anche per il modo in cui fa ripartire l’azione può essere determinante. E’ chiaro, però, che deve essere in buone condizioni fisiche per attuare il suo gioco. Pestrin è costretto a convivere nelle ultime settimane anche col rischio diffida (avendo superato il dodicesimo cartellino giallo), ma questo non gli impedisce di affrontare ogni gara come se fosse quella più importante. E allora è lecito attendersi che in questo rush finale,possa tornare a lottare col coltello tra i denti per regalare alla Salernitana la Serie B, l’obiettivo per il quale ha deciso di rimanere in granata nonostante le offerte che aveva ricevuto in estate. Pestrin, che è riuscito a far ricredere i tifosi sul suo conto, dopo la prima esperienza in granata non particolarmente entusiasmante, vuole mettere la sua firma sul salto di categoria e restituire la serie cadetta alla piazza granata.
Manolo Pestrin si riprende la fascia di capitano
Manolo Pestrin si riprende la maglia da titolare e la fascia da capitano: il centrocampista granata è pronto a rientrare in campo, dopo aver morso il freno la scorsa settimana. Costretto a restare in panca contro la Lupa Roma, il mediano romano vuole tornare a dare il suo contributo alla causa dei granata. La sua presenza nella prima parte del campionato si era rivelata fondamentale, nel girone di ritorno, invece, Pestrin ha dovuto fare i conti con qualche acciacco, finendo, a volte, per non rendere secondo i suoi standard stagionali. In termini di continuità e rendimento, infatti il mastino laziale si era rivelato uno dei migliori ed anche per questo forse ha finito per pagare dazio nella seconda parte di stagione.
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