“Per Finmeccanica – ricorda Valente – ci son voluti parecchi mesi prima che la Regione Campania attivasse un tavolo. Non è pensabile che con le mille emergenze che attraversano ogni giorno la nostra regione si impieghi tutto questo tempo per provare a dare risposte. E, d’altro canto, se su molte questioni l’Esecutivo procede spedito e col piede sull’acceleratore vorremmo vedere la stessa determinazione e lo stesso coraggio anche qui, sulle politiche per il Sud e in particolare per quelle industriali, dove registriamo, purtroppo, ancora troppe timidezze e disparità di prospettive strategiche incomprensibili”.
“Prendiamo ad esempio, da ultimo, la cessione qualche giorno fa di Alenia Capodichino ad Atitech. Il punto qui – spiega Valente – è dire in maniera chiara che il problema non è solo e non tanto che Finmeccanica ha deciso di cedere un ramo d’azienda quanto il fatto che quando si tratta di Napoli, Sud e Campania nella maggior parte dei casi la prima opzione è sempre quella di chiudere o cedere mentre altrove si valutano spesso e prioritariamente, senza particolari urgenze, altre e diverse soluzioni. E’ il caso dello stabilimento Alenia di corso Marche a Torino. Pur avendo qui Finmeccanica un sito praticamente vuoto, non solo non lo si cede o chiude ma lo si tiene in vita senza affrettarsi a valutare progetti di riutilizzo e riconversione. Ecco perché è necessario che la classe dirigente e politica campana nel suo complesso, al di là dei singoli schieramenti politici, sappia mostrarsi unita e compatta quando si tratta di difendere interessi vitali per il proprio territorio. Solo così potremo incalzare il Governo affinché le sue scelte vadano nella direzione più giusta e più utile”.