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Vozza: “La visita di Renzi in Campania? Una pagliacciata…”

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«La visita del premier Renzi in Campania, come troppo facilmente avevamo previsto, si è rivelata una pagliacciata, suggellata dalla passeggiata elettorale fra le rovine di Pompei con il candidato alla Regione del Pd. I cittadini campani, però, non hanno più voglia di ridere e i problemi della nostra regione richiederebbero dal Governo comportamenti più seri e risposte concrete, invece il primo ministro pensa di risolvere ancora una volta tutto con battute a effetto e le solite promesse prêt-à-porter». Salvatore Vozza, candidato alla presidenza della Regione Campania per la coalizione Sinistra al Lavoro usa parole pesanti per commentare la visita in Campania del presidente del consiglio Matteo Renzi.

«Il premier – ha detto Vozza – che ora promette agli operai dell’ex Indesit che parlerà con la dirigenza Whirlpool per scongiurare i licenziamenti, è lo stesso che pochi mesi fa, intestandosi l’operazione, benediva l’acquisizione del gruppo Merloni da parte degli americani definendola un’operazione fantastica. Ed è sempre lo stesso che in un incontro notturno di alcuni mesi fa con il leader della minoranza di centro-destra al Comune di Napoli, gettava le basi per la svendita di Alenia Capodichino del gruppo Finmeccanica allo stesso Lettieri: un’operazione che mette a serio rischio oltre duecento posti di lavoro».

«Renzi – ha proseguito – pensa di risolvere questa drammatica situazione e una crisi industriale che in Campania sta diventando pericolosamente strutturale con le solite promesse a cui purtroppo non crede più nessuno. Gli ricordo che noi campani aspettiamo da un anno che dia seguito agli annunci da “bacchetta magica” che fece su Bagnoli e, ormai, siamo stanchi di essere presi in giro dal premier e dal Partito Democratico. Chiaramente, speriamo di essere contraddetti e che questa volta gli impegni siano rispettati e siamo al fianco dei lavoratori nella loro battaglia, mettendoci a disposizione fuori da passerelle pubbliche».

«Oggi – ha concluso Vozza – nei comportamenti e nelle politiche, si fa fatica a distinguere l’offerta del centro-destra e del Partito Democratico e, dispiace dirlo per chi ha la mia storia, è evidente che il PD di Renzi e De Luca sia una formazione di centro che con la tradizione, le convinzioni, l’attenzione ai temi sociali e del lavoro del popolo di centro-sinistra ha davvero poco a che fare».

 

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