Salernitani in campo con gli occhi della tigre, primi su ogni pallone, precisi sotto canestro ed aggressivi in fase di non possesso; maiuscola la prova del rientrante Milone che, in giornata di grazia, piazza 13 punti e profonde energia da tutti i pori; ottima anche la prova del pivot Auriemma , che annulla di fatto il collega dirimpettaio Leoncavallo, rubandogli tantissimi rimbalzi difensivi; solita prestazione fisica di Robinson che di certo ha personalità da vendere provando a forzare il tiro nei momenti delicati del match.
Al di là delle prestazioni dei singoli, a premiare la compagine bianco rossa è il fruttuoso gioco di squadra, un possesso palla oculato che ha portato alla costruzione di ottime dinamiche difensive ed uno spirito di abnegazione che ha permesso a tutti di difendere alla morte, anche a zona in alcuni momenti finali del match.
Sulla sponda tranese il solito Corvino, che tiene in apprensione la squadra salernitana, ed un Mazzotta dalla mano calda, tengono a galla la Lotti calzature, che insegue sempre ad una media di 10 punti e solo nel finale riesce a portarsi a meno 4. Il verdetto del campo parla sarnese, non è bastata una Juve Trani volenterosa ed un palazzetto gremito a fermare le furie bianco rosse, stasera Sarno ha vinto su tutti i fronti: sul fronte agonistico ha dato l’impressione di avere sempre il controllo del match e forse con un arbitraggio un po’ più attento si sarebbe potuto vincere con uno scarto notevole; sul fronte sportivo non si è mai accettata alcuna provocazione da parte degli avversari che, avendo capito di non potercela fare, hanno provato in qualche occasione a metterla sulla rissa; sugli spalti poi la ciliegina sulla torta!
Una tifoseria di forse nemmeno cento tifosi che non ha smesso un attimo di incitare e sostenere la squadra; gente appassionata, vivace, orgogliosa di rappresentare la propria città. Tutti in piedi quindi ad applaudire il Basket Sarno, una squadra non accreditata dai favori del pronostico che oggi risponde presente alla chiamata play off e che vuole stupire ancora; accomodatevi signori, il bello deve ancora arrivare.