Lo stage parte dall’indagine sulla natura umana dei singoli partecipanti, attraverso il recupero della memoria fisica. Confluisce nel lavoro sul coro, contenitore di tutte le dinamiche di relazione n scena. Al movimento si intreccia il canto, elemento naturale e primordiale d comunicazione e la parola scardinata, scomposta, cantata, “ri-suonata”. Questi elementi si traducono in strumenti necessari al lavoro dell’attore-autore e definiscono la poetica nello sguardo dello spettatore. Il risultato è la formazione di un attore autore delle proprie scene, di un gruppo responsabile della creazione collettiva. Lo spettacolo è di tutti e tutti ne fanno dono a chi guarda. Uno stage della durata di 15 ore per tre giorni, con un massimo di 25 partecipanti, che è quasi pronti ad aprire le porte ai tanti amanti del teatro. Antonello De Rosa non è la prima volta che si trova a spostarsi per portare la sua passione in giro per l’Italia e sicuramente non sarà l’ultima.