Si tratta di un altro aspetto del DDL all’esame del Parlamento che attribuisce agli avvocati la possibilità di stipulare una percentuale rilevante di transazioni immobiliari, e consente a soci di capitale (non avvocati, né professionisti) di partecipare a società tra avvocati: alla fine, attribuisce ai soci di capitale le transazioni immobiliari. Non si prevede la necessità di una preparazione né di controlli equivalenti a quelli previsti per i notai, e si lasciano all’iniziativa delle parti le verifiche ipotecarie, catastali, di regolarità urbanistica, etc. Non si tiene il alcun conto che il sistema Italia (anzi, il sistema del Notariato latino, diffuso in tutto il mondo) è fatto per proteggere, tutelare e garantire la proprietà privata immobiliare, e che i controlli servono alla certezza di una circolazione immobiliare garantita. Le fasce più deboli dei cittadini saranno esposte ad abusi e frodi. In sintesi, la riforma non garantisce né il cittadino, né la collettività. Chi pagherà?”
Consiglio notarile di Salerno