L’evento è organizzato dall’associazione culturale “… per Eboli”, in collaborazione con la libreria Edicolè, ed è inserito nell’ambito di “Io leggo perché”, l’iniziativa dell’Associazione Italiana Editori in cui i protagonisti sono i libri e i lettori con l’ obiettivo di stimolare chi legge poco o chi non legge: parliamo di ben più della metà degli italiani.
Al suo esordio nel giallo, Antonio Menna porta alla ribalta un protagonista irresistibile: Tony Perduto, giornalista per vocazione e detective per caso, innamorato di Napoli, della quotidianità paesana dei suoi Quartieri Spagnoli, persino dei misteri del suo sottosuolo. Lo scenario perfetto per una storia che diverte e commuove.
Un orso morto nel bel mezzo di un vicolo di Napoli è una notizia. Se poi l’orso è stato ucciso con tre colpi di pistola, è anche un’occasione: almeno per Tony Perduto, cronista freelance, a cui lo scoop può fruttare la rara fortuna di un pezzo in prima pagina. E anche qualche articolo di costume: dalle interviste ai suoi pittoreschi vicini dei bassi fino al consulto con Giacchino Totip, esperto di numeri del Lotto.
A Tony però non basta il colore locale, vuole capire. Mentre la polizia archivia il caso come un avvertimento di camorra, lui non si dà per vinto. Assieme a Marinella, amica dall’abbagliante sorriso, si lancia in un’indagine che lo porterà da uno zoo deserto a un circo malfamato, e da lì fino ai cunicoli che percorrono il ventre oscuro della città, e che racchiudono molti segreti.
Antonio Menna è un giornalista napoletano. Tiene un blog molto seguito – antoniomenna.com – in cui commenta le vicende della sua città.
Il suo post del 2011 “Se Steve Jobs fosse nato in provincia di Napoli”, pubblicato in occasione della scomparsa di Steve Jobs, è diventato un libro di successo: “Se Steve Jobs fosse nato a Napoli”.