Dinanzi al presidente della 3a Sezione penale Anna Allegro, si è parlato delle tentate di estorsioni ai danni del Mercato Ittico di Salerno e del night club di Eboli Odissea. Ad aspettare il “brasiliano”, nel corridoio davanti l’aula, c’era il padre Giuseppe Damiani che ha accolto il figlio con gli occhi lucidi e un grande sorriso.
“Sono sicuro – ha detto – che mio figlio non c’entra nulla con la storia del sindaco Vassallo. Mio figlio ha affrontato bene tutti questi lunghi mesi di detenzione nel carcere di Bogotà in Colombia. È un ragazzo forte che non si abbatte mai. L’ho rivisto, dopo oltre un anno e mezzo, solo qualche giorno fa. La mamma, che sta in Brasile, arriverà in Italia il 20 maggio e finalmente anche lei potrà riabbracciarlo”.
Damiani, in jeans, camicia e maglione scuro, ha chiesto al padre solo dove fosse il fratello Stefano. “Lo sai – ha detto piano piano il padre rivolto al figlio nel gabbiotto – che deve lavorare, per questo non è qui”. Alla fine dell’udienza, con il consenso del pm, Damiani ha potuto scambiare due parole con il padre ed è tornato a chiedere del fratello. “La prossima settimana – gli ha detto salutandolo – dici a Stefano di venirmi a trovare nel giorno di colloquio e poi salutami tutti”.
Secondo il suo legale, l’avvocato Michele Sarno “Il mio assistito è sereno e desideroso solo di affrontare i processi per chiarire finalmente la sue situazioni pendenti. La tranquillità di Damiani deriva dal fatto che non ha commesso nulla e, dunque, non ha alcun tipo di problema”. Damiani attualmente si trova detenuto nel carcere di Secondigliano, dopo una detenzione nel carcere di Bogotà in Colombia.
Fonte Ansa
Commenta