E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti, sulla base dei rapporti Ecotur dal 2007 ad oggi, che prevede una ulteriore crescita anche per il 2015, l’anno dell’Expo.
Le gite “mordi e fuggi” in giornata rappresentano – sottolinea la Coldiretti – il 33 per cento, mentre il weekend il 26 per cento, i weekend lunghi il 31 per cento e le vacanze settimanali appena il 13 per cento. Una tendenza rafforzata dalle difficoltà economiche ma anche da una maggiore sensibilità ambientale che – spiega la Coldiretti – sta portando alla riscoperta di un turismo sostenibile e a chilometro zero con mete da raggiungere in giornata senza spendere troppo.
Il successo del turismo ecologico e ambientale è dovuto alla flessibilità, ai costi contenuti e alla pluralità di mete disponibili senza dover percorrere grandi distanze, in un Paese come l’Italia puo’ contare su ben 871 i parchi e aree naturali protette che coprono ben il 10 per cento del territorio nazionale.
Tra le presenze del turismo natura in Italia hanno è forte quella di laureati (38 per cento) e diplomati (49 per cento), di giovani coppie e famiglie under 60 (52 per cento), con una capacità di spesa media (48 per cento) e alta (16 per cento). Tra le attività piu’ in voga nelle aree naturali ci sono il biking (29 per cento delle preferenze), seguito da trekking (25 per cento), escursionismo (24 per cento), sci (12 per cento), animal watching (8 per cento) ed altri sport.
Il 46 per cento dei visitatori proviene da zone limitrofe e il 37 per cento da territori oltre i confini regionali. Per la scelta dell’ospitalità molto gettonati sono gli agriturismi che – continua la Coldiretti – in molti casi si sono attrezzati con l’offerta di alloggio e di pasti completi, ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali di campagna amica.
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