Cinquanta immigrati, prevalentemente di nazionalità somala ed eritrea, andranno in centri di accoglienza della Campania, 110 nel Piemonte, 110 andranno in Lombardia, 90 in Liguria e il resto nel Lazio, in Emilia Romagna e in Calabria.
“E’ un’esperienza forte e toccante essere testimoni di una simile emergenza umanitaria senza precedenti – commenta uno dei volontari del settore Protezione Civile de “La Solidarietà” – Nel momento in cui siamo stati avvisati dalle autorità competenti di questo nuovo sbarco nel porto di Salerno, ci siamo recati sul posto per allestire postazioni sanitarie e strutture di accoglienza che potessero ospitare momentaneamente questi disperati provenienti da terre martoriate”.
Il supporto dei volontari della Protezione Civile è durato tutto il tempo in cui sono state eseguite le operazioni di sbarco. Una volta che i profughi hanno messo piede sulla terra ferma, sono scattati i controlli sanitari per isolare i soggetti affetti da eventuali malattie al fine di sottoporli alle dovute cure mediche. Alcuni di loro, affetti da scabbia, sono stati trattenuti nelle tendostrutture emergenziali per le cure del caso.
“Alcuni mesi fa – ha sottolineato il Presidente de “La Solidarietà”, Alfonso Sessa, abbiamo accolto per circa 90 giorni nella nostra sede di Lancusi 6 extracomunitari africani. Oggi molte strutture di accoglienza sono al collasso a causa della ininterrotta serie di sbarchi. I nostri volontari, nel caso di specie, offriranno tutto il supporto logistico necessario per gestire al meglio questa emergenza”. Infatti, non essendo esclusa l’ipotesi di altri sbarchi, i volontari sono già pronti ad intervenire in caso di urgenza. E quanto pare, ogni settimana, fino al prossimo mese di settembre, la Protezione Civile sarà chiamata per il supporto logistico a questa emergenza.