Partita già nei giusti binari fin dall’inizio nel “Saturday night” contro le sarde, che erano obbligate a vincere per provare a scongiurare la retrocessione diretta. Le avversarie hanno comunque messo grande impegno sul parquet del PalaSilvestri. Ancora affamata, però, Salerno che ha avuto in Camilla Valerio un’altra protagonista del match. A metà partita più che rassicurante il vantaggio delle campane (42-24), che hanno poi condotto la gara senza sbavature, per la soddisfazione di coach Paolo Falbo e della dirigenza.
Mai raggiunta una quota così alta (86 punti) in stagione, la Carpedil vola anche in classifica, portandosi in terza posizione nel girone F della Poule Retrocessione. “La vittoria contro Alghero dimostra che questa squadra ha ancora fame, è composta da giovani giocatrici migliorate tantissimo in questa stagione, che hanno acquisito anche la giusta mentalità – ha detto il direttore sportivo Aurelio De Sio – Non era facile, soprattutto dopo un avvio di regular season ricco di sconfitte. Grazie anche al lavoro di coach Falbo, il gruppo è stato letteralmente rigenerato e abbiamo raggiunto l’obiettivo salvezza con largo anticipo, prima ancora di quanto sperassimo. Il ringraziamento va allo staff e alle atlete, sono stati tutti straordinari”.
Neppure il tempo di riposarsi, però, perché gli impegni continuano. La Carpedil Salerno, infatti, sarà impegnata già martedì 28 aprile a Milano, in casa della Sanga Basket Il Ponte Casa d’Aste, per il recupero della 6^giornata di campionato. Anche la formazione lombarda è già salva aritmeticamente e, dopo pochi giorni, farà visita a Salerno (il 2 maggio) per la sfida di ritorno. Tutto, però, con un sorriso colossale stampato in volto.
TABELLINO – CARPEDIL SALERNO-MERCEDE ALGHERO 86-55 (20-12; 42-24; 53-39)
SALERNO: Valerio 19, Assentato 3, Insfran 37, Carcaterra 2, De Sanctis, Viale 6, Dentamaro 4, Ardito 8, Braida, De Mitri 7. Coach: Falbo.
ALGHERO: Canu F., Boi 2, Zanetti 8, Sow 8, Gagliano 8, Azzellini 16, Petrova 11, Piras ne, Canu G. 2, Manconi. Coach: Barria.
Arbitri: Di Marco (Fermo) e Lanciotti (Pescara)