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Serie B: primo nodo da sciogliere la questione allenatore

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Leonardo Menichini è entrato di diritto nella storia del calcio salernitano. Sabato mentre la squadra festeggiava la B si è recato verso gli spogliatoi per lasciare ad altri la scena salvo poi essere riportato in campo da Calil per fargli godere del successo granata. Schivo e riservato, pragmatico, consapevole che allenare non è mai facile Menichini ha impresso il suo marchio a questa Salernitana. Il carattere, le motivazioni, la voglia di non arrendersi mai sono tutte qualità ascivibili al mister. Oltre 40 infortuni, squalifiche e formazione cambiata sempre nel girone di ritorno non per scelta ma per necessità Menichini ha dovuto convivere con l’emergenza una settimana si e l’altra pure.

La Salernitana non ha espresso un gioco spettacolare ma ha vinto tutte le partite decisive, quelle che contavano. Il mister ha saputo tenere unito il gruppo è stato bravo a tirare fuori il meglio dai suoi giocatori a valorizzare nel miglior modo possibile il materiale che aveva a disposizione. Gli hanno messo in mano una Ferrari e lui che piaccia o meno l’ha saputa guidare e l’ha condotta al traguardo con due giornate d’anticipo. Ora si parla di addio al mister, di voler voltare pagina rispetto a questa stagione. Sarebbe il caso di riflettere bene su questa mossa perché uno come Menichini concreto e preparato potrebbe tornare molto utile anche tra i cadetti al di là del partito dei contrari a prescindere. 

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